

L'epistolario
è una raccolta di lettere. Si ma quali? Raccolte
come? Che senso hanno? Ecco, queste sono le domande.
Quali sono le risposte?! Si, certo, anche questa è una
domanda. Questo però è un epistolario non una enciclopedia.
Questo è un romanzo giallo e non un trattato di
filosofia. Teniamone conto prima di giudicare.
Epistolario: è forse
un antiblog?!
Vuole raccogliere la freschezza della cronaca e mutarla in un romanzo. Lasciando
sedimentare i pensieri, questi si possono diventare memoria collettiva. Con
un epistolario si può inseguire
una scoperta
filosofica attraverso l'intervento collettivo ovvero con un approccio
“open source”.
......................
Questo
è quello che vorremmo realizzare. Le modalità sono descritte
in "le regole del gioco".

Perchè
un epistolario
Molti anni fa, veramente molti ormai, comunicare non era
certamente semplice come oggi. Oggi siamo tutti qui. Tutti insieme. Entriamo ed
usciamo a nostro piacimento. Con un click, possiamo comunicare istantaneamente con chi più ci piace.
Siamo ricchi di comunicazione, siamo sovralimentati di mail, blog, chat, istant
messanger, sms, mms, voip, skype, ed altre sfiziose trovate assortite.
Una volta per
comunicare si scriveva una lettera di carta. Certamente
comunicare richiedeva tempo e dedizione ed era un tempo di meditazione e coscienza. Attenti!
Nessuna
nostalgia: ogni passato è morto.
Noi vogliamo essere vivi. Maledizione se lo vogliamo!
Possiamo certamente affermare che gli epistolari del
passato
possono essere ancora oggi vivi e vivificanti… semplici e geniali testimoni del tempo che passa. Rileggere
gli epistolari del passato fa rivivere la freschezza dell’esistenza di chi ha
attraversato quel tempo. Possiamo percepire l’immagine della società, i suoni, i sapori.
Non sarebbe fantastico realizzare con mezzi moderni un sapore senza tempo?
Non sarebbe bellissimo realizzare una scoperta collettiva
attraverso il racconto della sua scoperta?
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